Qualche settimana fa, mentre esploravo online, mi sono imbattuto in un sito dedicato al microdosing, una pratica che consiste nell’assumere piccole quantità di sostanze psichedeliche come LSD, MDMA o psilocibina, la molecola presente nei funghi allucinogeni. Questa pratica promette una serie di effetti psicologici positivi senza gli effetti collaterali indesiderati e senza provocare sballo. Tra i benefici riportati ci sono il miglioramento dell’umore, specialmente in caso di depressione, ansia e stress, l’aumento della creatività, concentrazione e chiarezza mentale, e persino un potenziamento del pensiero logico e divergente, ovvero la capacità di pensare fuori dagli schemi. Inoltre, il microdosing dovrebbe aumentare l’energia, aiutare a mantenere uno stile di vita più sano, migliorare le prestazioni sportive e combattere le dipendenze da altre sostanze.
Detto così, sembra quasi una sorta di pillola magica, simile a quella del film “Limitless”. Tuttavia, il microdosing sembra davvero avvicinarsi a questa idea. Scopriamo quindi come funziona il microdosing e se tutti i benefici promessi sono reali o solo il risultato di un’ottima campagna di marketing e tanto hype. Esamineremo i protocolli di utilizzo, le ricerche scientifiche, le testimonianze di chi ne fa uso, il contributo di un esperto e infine la mia opinione personale.

Protocolli di Microdosing
L’efficacia del microdosing si basa sulla capacità di chi lo pratica di trovare il proprio “sweet spot”, ossia la soglia in cui si ottengono i benefici desiderati senza incorrere negli effetti collaterali. Questa soglia è estremamente soggettiva e per trovarla, è consigliato seguire una serie di protocolli rigorosi, annotando ogni tipo di sensazione percepita. Naturalmente, l’effetto placebo e il bias di conferma sono sempre dietro l’angolo, ma è comunque interessante esaminare questi protocolli.
Uno dei protocolli più noti è il protocollo Fadiman, dal nome dello scrittore americano James Fadiman. Questo approccio prevede l’assunzione di microdosi ogni quattro giorni per un periodo di 4-8 settimane, seguite da una pausa di 2-4 settimane. Secondo chi sostiene questo metodo, il periodo di pausa tra le dosi è sufficiente per apprezzare il contrasto tra i giorni in cui si è sotto gli effetti delle sostanze e quelli normali, facilitando così l’osservazione dei benefici.
Un altro protocollo è il protocollo Stamets, creato dal rinomato micologo Paul Stamets. Questo metodo è più avanzato e si basa su un approccio noto come “stacking”, che consiste nel combinare più sostanze tra loro per ottenere specifici effetti positivi. Nel protocollo Stamets, si pratica il microdosing per quattro giorni consecutivi, seguiti da tre giorni di pausa, durante i quali si assume solo il fungo Lion’s Mane. Questo ciclo viene ripetuto per un mese, seguito da una pausa di 2-4 settimane.
Come Funziona il Microdosing
Per capire come funziona il microdosing, è fondamentale parlare della psilocibina, una delle molecole più usate in questa pratica. La psilocibina ha la capacità di alterare la percezione del mondo, nonché il modo di percepire noi stessi, i nostri pensieri, emozioni e ricordi. Queste alterazioni non avvengono solo durante l’effetto diretto della psilocibina, ma possono persistere per un periodo prolungato.
Una volta ingerita, la psilocibina viene trasformata in psilocina, la molecola responsabile degli effetti psichedelici e dei benefici cognitivi. La psilocina imita la serotonina nel cervello, un ormone che modula l’attività di diverse reti neurali, influenzando l’umore, la motivazione, il controllo dell’appetito, i cicli del sonno e le funzioni cognitive come memoria, apprendimento e concentrazione.
Dosaggi nel Microdosing
Nel microdosing, si assumono dosi molto piccole di psilocibina, generalmente tra 1 e 3 milligrammi, per periodi di tempo variabili. Gli effetti del microdosing non si manifestano immediatamente, come con un caffè, ma richiedono alcune settimane per diventare evidenti. Le dosi più elevate, che vanno dai 4 ai 10 milligrammi, possono causare effetti psichedelici più intensi, mentre dosi superiori ai 25 milligrammi inducono veri e propri viaggi psichedelici, ma aumentano anche il rischio di effetti collaterali.

Effetti Collaterali e Rischi
Gli effetti collaterali del microdosing sembrano essere minimi se le dosi sono adeguate e assunte nelle giuste condizioni. Tuttavia, possono verificarsi alterazioni della pressione, tachicardia, nausea, vomito e attacchi di panico, soprattutto se l’assunzione avviene senza supervisione. I rischi maggiori sono quelli di scatenare disturbi psichici in persone predisposte. È importante ricordare che gli effetti variano enormemente da persona a persona e in base alle dosi assunte.
Testimonianze e Ricerca Scientifica
Gli studi scientifici sul microdosing sono ancora agli inizi, ma alcune ricerche riportano benefici riguardo alla salute mentale, con livelli più bassi di ansia, stress e sintomi depressivi nei praticanti rispetto a un gruppo di controllo. Tuttavia, molti di questi studi sono limitati da bias e effetto placebo.
Ho parlato con diverse persone che praticano il microdosing. Le loro testimonianze sono state positive, riportando miglioramenti nell’umore, riduzione dell’ansia e dello stress, e un incremento della creatività e della concentrazione. Tuttavia, alcune persone non hanno riscontrato alcun effetto significativo.
Utilizzo Terapeutico degli Psichedelici
Le sostanze psichedeliche come la psilocibina stanno guadagnando attenzione nel campo delle neuroscienze e della salute mentale per il loro potenziale terapeutico. Storicamente, le culture arcaiche del Centro America utilizzavano queste sostanze in rituali sciamanici per la guarigione fisica e mentale, e come mezzo per raggiungere dimensioni spirituali più profonde. Nel presente, la ricerca scientifica sta rivalutando queste sostanze per il trattamento di disturbi come la depressione, il PTSD, le dipendenze e le fobie legate al fine vita. Il futuro della psicoterapia potrebbe vedere un’integrazione più ampia di questi psicofarmaci naturali con interventi psicoterapeutici, favorendo un approccio olistico alla salute mentale.
Legalità e Consigli
La questione della legalità del microdosing è complessa. In molti paesi, compresa l’Italia, il possesso e il consumo di sostanze psichedeliche sono illegali. Tuttavia, è possibile ordinare queste sostanze da paesi in cui sono legali, come i Paesi Bassi, creando una zona grigia legale. È essenziale informarsi accuratamente e considerare i rischi legali e sanitari prima di intraprendere il microdosing.
Conclusione
Il microdosing rappresenta un campo affascinante e in evoluzione, con potenziali benefici per la salute mentale e la performance cognitiva. Tuttavia, è fondamentale avvicinarsi a questa pratica con cautela, basandosi su informazioni accurate e supervisione adeguata. Se siete interessati, è sempre consigliabile parlare con un esperto formato sull’argomento per avere un quadro completo e sicuro.
Lascia un commento